Nuova medicina

Non mi piace restare malinconico.

Sto affrontando passaggi interessanti e “caldi” con la psicoterapia, ma non basta: voglio essere seguito anche con un ulteriore percorso farmacologico, prenderò un antidepressivo per quanto in dosaggi limitati. Sento la necessità di uscire da una cappa di tristezza che da anni mi circuisce e non mi lascia.

Proverò anche con questo farmaco, nella speranza di togliermi dai piedi una parte di malessere, di “male di vivere”

Matita

Qualsiasi vecchia matita batte ogni moderna tecnologia per trasformare i pensieri in parole: anche i più reconditi sentimenti. Tutto ritorna della giusta dimensione del giusto valore, la tecnologia dá importanza esagerata a ciò che può essere spiegato con una matita.

Gli americani usano più di noi le matite, avranno capito per tempo l’importanza delle piccole cose?

Mi resta quest’ansia americana, dovrei essere più razionale, sto perdendo il controllo dei miei sogni: inizio a credere che siano realizzabili.

Tutto ciò potrebbe essere catastrofico o liberatorio, una volta per tutte.

Capisco

Io capisco le mie ansie.

In alcuni momenti intuisco una vita serena, appena un attimo dopo tutto si frantuma, in pezzi ogni pensiero positivo, ogni scappatoia, ogni rifugio.

Non trovo il “varco”, non vedo oltre, per me resta solo l’ansia di chi ha tanti cocci in mano.

Le sconfitte mi sembrano via via meno penose per quanto maggiormente profonde.

Ci si adatta al male di vivere, si accetta con la coscienza di chi crede di aver capito che questo mondo è solo triste, bruto, falso.