Scuole

La prima e parte della seconda ero in un edificio storico, napoleonico. Il resto l'ho terminato nell'attuale sede.
Anche il Liceo l'ho fatto lì.
Ma non mi ricordo così studioso, né particolarmente bravo.
Alle medie é intervenuto un generale, conoscente di papà, in mia difesa, per non farmi maltrattare.
Diceva di essere andato a parlare con la professoressa, non ho mai saputo cosa possa essere capitato.
Non ero bravissimo, non studiavo, vivevo di rendita o copiavo i compiti che si dovevano fare a casa. Soprattutto quelli di latino.
Il latino l'ho studiato già alle scuole medie, io ho fatto la scuola non riformata, quella non ancora obbligatoria per tutti.
Avevo una grammatica di latino straordinaria, così mi pareva: pochissime parole essenziali per conoscere le regole. Il resto era un insieme di esercizi talvolta difficili. Io copiavo dalle mie amiche le versioni. Loro sapevano tradurre.
Avevo, al liceo,manche qualche buon vocabolario che, tuttavia, non riuscì mai a farmi migliorare rispetto ad una mediocre sufficienza altalenante.
Era un dizionario nero, come il suo contenuto, il Georges: un mito di benessere oltre che di conoscenze. Sicuro acquisto dei nonni.

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