Questa sera

Questa sera è fatta di pensieri, staccati ma vicini nel tempo: un inganno alla preoccupazione che possa sopraggiungere l’ansia. Come spesso capita la sera non mi è cara né portatrice di pace. Arrivano, al contrario, spettri che mi vincono o vogliono punirmi. Torna una religione terribile, punitiva, vendicativa che si è impossessata di me sin da bambino, scavando e facendomi tanto male.

Che dio è il mio, che terribile entità è quella che punisce è mai perdona. Mi sento fisicamente punito, colpito. Sono dolori forti, incontrollabili. Mi chiedo il perchè di una mente tanto contorta e timorosa. Mi lascio attanagliare da paure che si impossessano del mio cuore e del mio pensiero e da lì fatico a scacciarle.

O certo, la razionalità c’è tutta ma non mi basta per vincere le mie lotte.

Voglio che questi dolori, queste lotte interiori finiscano. Penso alla morte come possibile sollievo, ma solo per un attimo perché temo la morte in maniera indescrivibile perché io l’ho vissuta la morte. C’era solo tranquillità e mancanza di dolore e sensazioni. Un qualcosa di così assurdo e “lontano” dalla vita che non si può che temere e sfuggire inorriditi. La vita resta sempre bella perchè è l’insieme delle migliaia di sentimenti che prova ogni uomo.

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